Cantos del Alma
Por: Maria Laura Branca.
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Copywright 2014/23
Io…il mio cuore… la mia strada… la mia anima…
§* Racconti di vita e di fantasia, qualsiasi riferimento a cose o persone è puramente casuale e non è autobiografico.*§
Ultima fermata.....
Dio ti prego ferma la mia corsa, non resisto più, sono arrivata al capolinea ho perso tutto quel cui tenevo nella vita, ho perso tanto e forse neanche lo meritavo, ho perso per fino la voglia di vivere… sì lo so… l’ho detto tante volte ma quando l’ho fatto lo sentivo davvero… solo che poi trovavo qualche amico che mi tendeva la sua mano e mi aiutava a risalire ma adesso… adesso è diverso, un pezzo del mio cuore si è perso per strada e l’altra metà me l’hanno strappato via senza senso, la mia strada sempre piena di dolore, sofferenze, spine e pietre, mai un fiore, una dolce brezza, un po’ di verde o un po’ di sole, ma soltanto nuvole grigio-nere cariche di pioggia, come oggi, come del resto tutti gli altri giorni quando per fino le nuvole piangono per me…. Eppure non chiedevo niente di cosi grande e incapace di essere, soltanto un po’ d’amore e d’ossigeno sulla mia strada, un po’ di musica per il mio petto, il bianco della luna per la mia anima lacerata di dolore.
Ma purtroppo mi è stato negato tutto nella vita, la vita di mia nonna che poco dopo mi strappo anche quella di mia figlia, la vita di mia madre, il mio amore, la mia vita stessa che ogni giorno va morendo un po’ alla volta, e vedo il mondo che mi crolla addosso senza che io possa fare niente, quasi un po’ ogni giorno dio mi volessi punire per chissà cosa, quasi mi volesse togliere il diritto di vivere, ebbene posso sempre rinunciare a vivere perché questa non è vita, perché anche se vivo sei morto dentro e allora a cosa serve?
Se tanto tempo fa qualcuno mi avesse detto stai per perdere tutto nel giro di qualche anno ti ritroverai senza niente, neanche l’amore che tanto cerchi semmai sarai fortunata a trovarlo, eppure l’avevo trovato ma persi anche quello… sì la vita con me è stata molto crudele e cosi perse anche l’amore e quale pugnale d’argento un nuovo amico mi diede, ebbene l’accetto perché non voglio perderlo e cosi come amico lo tengo per quel po’ d’amore che mi può dare come tale.
Ma non smetto di soffrire il mio cuore continua a piangere, la mia mente non sì da pace, la mia anima stanca non vuole più sapere d’amore o d’amicizie, ha paura di soffrire… il mio petto è in solitudine e il mio letto freddo quanto l’inverno che ancora neanche ce; mi fa male il petto col mio cuore in mille pezzi, mi fa male l’anima che perse tutti colori quando mancò l’amore… Dio se fa male, quante lacrime ho pianto, quante ancora dovrò piangere, ma come faccio? Se il mio petto ormai è vuoto, se i miei occhi hanno finito tutte le lacrime, se la musica che riempiva il mio cuore portava il suo nome e adesso se provo a pronunciarlo le mie sono lacrime di sangue, perché mio signore dimmi perché devo soffrire in questo modo quando dopo tutto mi sta accanto come amico, almeno lui non mi ha lasciato… perché deve essere tutto cosi difficile dimmelo tu perché io ci sto provando ma non ci riesco e cosi ogni volta che lo sento, ogni volta che lo vedo e non mi parla, ogni volta che mi scrive, ogni volta che vorrei e non posso vederlo dai miei occhi come fiumi in piena nascono lacrime che volentieri trasformerei in dolci baci per lui, e cosi passa il tempo e il dolore si fa più forte in attesa che arrivi quel giorno che le mie ferite se non guarite saranno più lievi ma quanto ancora , quanto manca vita mia, perché dentro sto morendo e tutto questo senza te saperlo….
Amico mio se soltanto tu sapessi quanto è grande il mio amore, quanto ti voglio e ti penso… quanto ti amo vita mia… ma apro gli occhi e sei mio amico…
Delusa....
Delusa dalla vita che mi ha tolto tutto ciò che avevo, delusa da dio che mi ha provato e soltanto provato riempiendo la mia strada di dolore, da tutti coloro che dicendosi amici infierivano ancora… dall’amore che ogni volta ad un palmo da me si è allontanato … dalla gente che nonostante il mio sangue italiano nelle vene vedevano in me soltanto un’altra straniera… dal cielo che ogni volta che asciugavo le mie lacrime faceva piangere le nuvole, dagli uccelli che ogni volta che io cantavo mutavano il loro canto, dalla brezza che non ha più voluto portarli i miei baci, sfiorare le sue guance perché io non possa più baciarlo, dalla rosa che non è bella più di un giorno e mi lascia le sue spine, dal sole che d’inverno neanche il mio cuore vuole più tenere al caldo, dalla mia anima che stanca e lacerata perde i suoi colori e torna bianca, dal mio cuore che con tanto dolore sta diventando pietra, da questa vita inutile e senza senso che passa inosservata, da questo mondo che mi sta crollando addosso, da questo grido silenzioso che non sa a chi chiedere aiuto… delusa….delusa ….delusa d’essere come sono forse troppo buona, troppo dolce, troppo fiduciosa, troppo credulona, romantica e ingenua…. O forse meglio dire troppo stupida troppo idiota per credere che gli altri potevano essere come me, per credere che Dio esiste e prima o poi avrebbe cambiato le cose, per capire che quelli che dicevano d’essere amici e volermi bene mi ridevano dietro le spalle, per sperare che prima o poi l’amore si sarebbe fermato da me, che la gente mi avrebbe vista e capita come un’altra di loro, per credere che il mio cuore non sarebbe mai cambiato, che la fama e il potere che avevo nella mia patria sarebbe stato mio in quella di mia mamma… per credere che la mia vita che incominciava a volare coronata di lauro e oro nel mondo e nella mia amata terra… qui sarebbe continuata…
E cosi adesso sono davanti ad un bivio ma non vedo la strada, non so se andando avanti trovo il mio sentiero o calpesto l’erba perché non riesco a vedere da che parte si va, sembra quasi un bivio chiuso, perso nel nulla… quasi a dire che il mio viaggio è finito … e allora dove andare? Mi chiedo col cuore in tempesta, se camminare ancora o aspettare, semplicemente aspettare… ma cosa? Un’altra bella domanda, forse aspettare che Dio per una volta si renda conto che da qualche parte, in qualche angolino di questo sperduto mondo nell’universo ci sono anch’ìo… chissà che prima o poi mi veda e pensi, eccola… forse dovrei aiutarla… ma chissà … forse mi fido ancora troppo… forse non dovrei…
Occhi verdi...
Verdi smeraldi come la speranza,
come il dolce profumo della montagna,
come il desiderio di vedersi
riflessi nell'alba...
i suoi occhi sono cosi pieni di colori.. di fantasia
una collana di pensieri
brilla dentro di Lei...
e poi capire che puoi rispecchiarti in loro,
puoi perderti in un mare di sensazioni
limpido e puro come Lei.
Li guardo... e sono dolci
un raggio di sole nasce dal suo sguardo,
un dolce raggio di luna
dorme insieme a Lei ogni notte...
Dio se sono belli...
belli e dolci occhi verdi,
un alito di vita
dentro di loro si perde...
Dolce gioiello...
stella fugace nel cielo,
verde speranza...
immerso nell'azzurro dell'universo...
Occhi di velluto...
I tuoi occhi cosi belli eppure sono offuscati da un velo di tristezza, lucidi quasi a voler piangere, e nel tuo cuore un dolore profondo che non sai da dove provenga… Il tuo sguardo cosi dolce lacerato dalla sofferenza, ma non sai spiegare cosa sia a farti tanto male e cosi mi guardi e a volte mi sorridi, ma il tuo sorriso cosi puro e candido è un segno un grido nel silenzio che chiede aiuto… e cosi senza neanche parlare i tuoi occhi riescono a farsi capire, le tue labbra a pronunciare piccole frasi quasi che la tua anima toccasse il cuore di chi ti ama, cosi come i tuoi occhi lucidi col riflesso del sole che ogni giorno gli accompagna riescono a piangere senza versare neanche una lacrima, riescono a baciarmi perché lo sente la mia anima, ma non sai il perché di questa tua tristezza, magari non vuoi dirlo… chissà, ma il tuo sguardo mi addolora ogni volta che vedo dentro al tuo cuore, che dovrebbe essere sereno e invece stretto nel dolore si nasconde quasi come un ladro e allora mi chiedo che non sia io la causa di tutto questo? Ma di nuovo il tuo sguardo triste e dolente quasi volesse piangere mi lascia perplesso perché non sono io il motivo ma il rimedio, e allora cosa può essere cosi potente da farti stare male e non darlo a vedere, sarebbe un grande sbaglio se tu non me lo dicessi perché io mi rispecchio dentro i tuoi occhi, il mio cuore dorme dentro del tuo petto e la mia anima dolce e leggera vola su nel cielo insieme alla tua dolce gemella.
Ragazzo...
Un giorno qualunque
quale dolce brezza
arrivaste da me,
mi chiesi quando ti ho avuto davanti a me
chissà come mai, chissà perché?
Dolce quanto il miele
senza darmi tempo
lui un suo bacio mi diede
ma poi capi il motivo
diventare in amore
la sua guida
il mio dolce ragazzo mi chiesi.
Per te...
Occhi lucidi occhi da bambino
in loro rispecchi la tua anima
dolce, gentile... spensierato
quale la tua gioventù,
mi sono ritrovata
riflessa nei tuoi occhi
da lì ti guardavo il cuore
e vidi anche la tua anima,
dolce come il miele
tenero come un cucciolo
si... cucciolo d'uomo
anima innamorata
della vita che passa,
sincero, trasparente
e allo stesso tempo
colorato come l'alba.
Mio dolce ragazzo
ho visto il tuo cuore
dentro i tuoi occhi
anche il riflesso... della tua anima.